Ogni immaginario narrativo ha bisogno di un “adattatore di plausibilità” per essere percepito come possibile se non addirittura come reale.
Sono le specificità create dal narratore, coerenti tra loro stesse, che in questo immaginario, svolgono il ruolo di connotatori di appartenenza ad un sistema funzionante e, quindi, possibile.
Sono leggi fische, morfologiche, dinamiche, prospettiche, atmosferiche, geometriche, anatomiche, cromatiche, ovvero mezzi attraverso i quali possiamo essere creatori e comunicatori del nostro proprio universo narrativo e renderlo verosimile, anche se non necessariamente verosimigliante alla realtà. Tutte loro servono, in parole povere, a rendere vero l’inverosimile.
Tutto questo è la regola.

In questo workshop costruiremo la regola. Ognuno la propria.

Il lavoro di illustrazione sarà relativo ad un proprio racconto, testo o progetto-libro. In assenza di questo utilizzeremo altri testi di riferimento.

Gli elaborati che realizzeremo sono un piccolo taccuino di schizzi preparatori e due illustrazioni definitive.

Il materiale necessario per partecipare al laboratorio è quello che, normalmente, ognuno utilizzerebbe per creare le proprie illustrazioni. Acquerello per chi usa questa tecnica, acrilico, grafite, matite colorate, collage, digitale, ognuno la propria. Non ha importanza quale tecnica. Quello che importa è che siate a vostro agio.
In aggiunta, un piccolo taccuino dove schizzare e studiare il mondo che andrete ad illustrare.